Chiude la fase più calda della nostra stagione cicloturistica un interessante percorso che, dai lembi settentrionali della pianura milanese, ci condurrà ai pianalti delle prime colline dell'antica “Insubria”, abitata già in epoca preromana, acquisita come provincia dall'Impero Romano, assorbita nell'articolato organismo amministrativo e difensivo autonomo costituito dai Longobardi, emigrati ad occupare l'area a sud delle Alpi dalla Germania e dalla Pannonia, l'odierna Ungheria. Raggiungeremo la nostra meta dapprima attraverso strade secondarie nell'ambiente densamente urbanizzato ed industrializzato della pianura lombarda, poi superando gli ultimi scampoli di “foresta umida”, conservata solo grazie alla caparbia difesa dei pochi frammenti del reticolo idrografico tributario dell'Olona, sopravvissuti alle industrie, alle cave, ed alle discariche diffuse nella valle, ed infine lungo la pista ciclabile a lato del fiume. All'altezza dell'abitato di Castelseprio usciremo dalla ciclabile per salire, con una rampa di qualche chilometro al paese e, un po' più in alto, ma con meno di cento metri complessivi di dislivello, ad un luogo di straordinario fascino, immerso nella natura, dove millenni di storia si sono stratificati nel succedersi di fasi creative di espansione, fortificazione, decorazione dell'abitato, alternate a fasi distruttive di feroci conflitti per il controllo di un territorio strategico per il passaggio e la difesa dell'intera Pianura Padana. Dopo molti secoli di oblio il sito venne riscoperto solo a partire dalla metà del 1900 grazie a importanti scavi, a seguito dei quali è stato costituito un Parco Archeologico Demaniale, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO nel 2011.
Qui potremo fermarci nel fresco del bosco per consumare la colazione portata da casa od acquistata lungo il percorso.
Un archeologo della Direzione Regionale dei Musei della Lombardia (Ministero dei Beni Culturali) ci accompagnerà per una passeggiata a piedi nel suggestivo percorso di scoperta del “castrum”, del borgo e del gioiello del sito: la piccola chiesa di Santa Maria Foris Portas, la cui abside è decorata da affreschi tanto antichi quanto splendidi. Dopo la visita, scenderemo nuovamente nel fondovalle, dove raggiungeremo, dopo l’ultimo “strappetto” della giornata, la stazione di Tradate da cui prenderemo il treno fino a Saronno.
Il percorso è di circa 45 Km., in parte su asfalto, per lo più di strade secondarie, in parte sterrato in zona anche boschiva, in parte sulla ciclabile separata e protetta del Fiume Olona. L'ultimo tratto prima di Castelseprio è in salita, decisa ma sempre pedalabile con un minimo di abitudine. Vanno bene tutte le biciclette (tranne quelle da corsa) purché in buone condizioni (freni, coperture, camere d'aria).
Lungo la pista ciclabile, normalmente molto affollata di domenica, si raccomandano velocità moderata, attenzione, pazienza, cortesia e disponibilità a fermarci per regalare un sorriso anche se il Codice della Strada non lo prevede.
La necessità di trasportare le bici in treno impone di limitare il numero dei partecipanti ai primi 18 iscritti. Aspettiamo, come sempre, le vostre numerose adesioni.