quando

dom 11 mag 2025

LUOGO

Abbiategrasso (MI)
Lombardia
dom 11 mag 2025

Villa Arconati al Castellazzo di Bollate

Proposto da: FIAB ABBIATEinBICI

BICI+TRENO GIORNATA INTERA 

Con un nuovo percorso sul canale Villoresi partendo da Monza, visiteremo una tra le più belle ville di delizia settecentesche, immersa in un grande parco.

LOCALITA’: Castellazzo di Bollate 

https://www.villaarconati-far.it/ita/ 

PARTENZA:  stazione  Abbiategrasso 7:45 per il treno delle 7:54 con cambio ad Albairate su S9 delle 8:07

Il carico delle biciclette avviene a raso (non richiede di sollevare la bici) alle stazioni di Albairate e Monza.

RIENTRO: ore 19 circa

PERCORSO: In treno fino a Monza. Dal centro di Monza seguiamo il canale Villoresi in direzione Est fino a Garbagnate e in poco più di 20 km raggiungiamo la villa. Per il ritorno sceglieremo tra proseguire lungo il Villoresi fino a Parabiago e da lì discendere, oppure attraversare i Parchi di Trenno e delle Cave e ritornare dalla vecchia strada di Baggio.

DISTANZA TOTALE:  60 km circa
RITROVO PARTENZA:  stazione Abbiategrasso (o Albairate)

DESCRIZIONE DEL PERCORSO: 70% su asfalto, resto sterrato di buona qualità. In piano.

PRANZO:  al sacco nella zona di villa.

ISCRIZIONI : entro giovedì 8 maggio al 335 6708745 (Gianni). Inviare WhatsApp o telefonare indicando il proprio nome e il numero di cellulare. Precisare se si desidera effettuare la visita guidata (17,50 €) che prepagheremo ed è impegnativo. Il biglietto di ingresso non guidato è 11,50 e potrà essere acquistato singolarmente.

I treni previsti consentono il trasporto bici gratis senza prenotazione. 

Biglietti Trenord da acquistare:

  • N. 1 M1-M7 da 3,90 €  da Abbiategrasso, o M1-M6 da 3,50€ da Albairate.

Descrizione : Tra le più belle e maestose Ville di delizia di Milano, Villa Arconati è un patrimonio di grande valore storico, culturale e architettonico. La Villa – che oggi insieme al suo Giardino è sede di Fondazione Augusto Rancilio - sorge nel Parco delle Groane, nella frazione di Castellazzo di Bollate. Pensata come luogo di Delizie ma anche come avamposto per controllare i possedimenti terrieri, oggi come allora conserva il suo Borgo, i terreni agricoli e il bosco nel quale un tempo i nobili praticavano la caccia, ed è affiancata dalla chiesa di San Guglielmo.

Considerata una versione italiana della Versailles di Luigi XIV, la Regia Villa oggi si presenta nella struttura così come era stata completata dalla famiglia Arconati col finire del XVIII secolo, espressione della cura e dell'eleganza del barocchetto lombardo sull'impianto del precedente casamento cinquecentesco. È certo, infatti, che il complesso abbia subito a partire dal 1610 diversi cicli di ricostruzione per venire incontro alle rinnovate esigenze abitative dei proprietari. La successione dei lavori non ha, però, alterato l'intenzione originaria dimostrando quanto il progetto degli Arconati fosse condiviso da tutta la famiglia.

Percorrendo l’alberato Viale dei Leoni, Villa Arconati-FAR appare al visitatore con tutto il suo fascino, che proprio in questi ultimi anni sta tornando al suo splendore grazie all'importante progetto di restauro promosso dalla Fondazione. Ancora oggi entrando in Villa Arconati è possibile comprendere l'amore per l'architettura, l'arte classica, la musica e la scienza dei “cavalieri” che ha fin dal passato animato questa residenza nobile.

Al piano terra, si incontrano il Salone del Museo, dove è ancora collocata la statua romana di Tiberio, un tempo detta del Pompeo Magno, e il gabinetto per il monumento di Gaston de Foix, opera del Bambaja (oggi esposto nella collezioni dei Musei Civici del Castello Sforzesco di Milano); segue una splendida Biblioteca già oggetto di restauro dove probabilmente erano conservati i fogli del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci donati nel 1637 alla Biblioteca Ambrosiana, un archivio e un laboratorio museale un tempo destinato ai lavori di restauro e di copia delle sculture.

Il Salone del Museo, insieme ad altri spazi della Villa, è oggi sede di eventi istituzionali e privati - come convegni, conferenze e ricevimenti – attività i cui ricavi contribuiscono al progetto di restauro del complesso.

Salendo lo Scalone d'onore splendidamente dipinto, si accede al piano Nobile: tra gli appartamenti delle donne e il Salone della Musica - detta anche “galleria degli stuchi” - fino a incontrare le scene dipinte dai fratelli Galliari, conosciuti come i maggiori scenografi del Teatro Ducale di Milano e di altre ville lombarde, e chiamati al Castellazzo dal 1750 da Giuseppe Antonio Arconati.

CLICCA QUI prima di iscriverti

Se ti iscrivi accetti tutte le regole della liberatoria (clicca qui) e del Regolamento escursioni (clicca qui) 

Se fai fotografie, inviale per la pubblicazione sul nostro sito (WhatsApp 328 887 6613)

Quota di partecipazione

gite di una giornata: soci Fiab 2 €, non soci 4 € (comprende assicurazione RC); mezza giornata: soci Fiab 1 €, non soci: 2 €

(gilet giallo/ arancione obbligatorio).

In caso di maltempo la gita verrà annullata e gli iscritti saranno avvisati dal capogita.

I partecipanti devono presentarsi con la bicicletta in ordine (cambio, freni, luci funzionanti) e portare una camera d’aria di scorta. Consigliamo di utilizzare sempre il casco e il giubbino ad alta visibilità

icona Gita (1g) Da 40 a 60 km Medio Gita culturale
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