Descrizione: Da Piazza Carlo di Borbone ci si dirige verso la frazione di Garzano,
raggiungibile ora anche con la larga ciclabile della nuova strada Tuoro-Garzano, con inizio alla fine di via Borsellino. Sbucheremo in una delle frazioni più antiche del territorio cittadino ed oggi una delle più piccole, con caratteristiche di un borgo rurale. Andiamo a salire con un tornante durissimo, ma breve, secco e che porta, svoltando a sinistra, alla strada che conduce per la collina San Michele; ci attendono 3 km in salita con pendenze non proibitive, culminanti in uno scollinamento verso i ponti dell’ Acquedotto Carolino.
Alla nostra sinistra, a mezza collina, l’occhio può distinguere il percorso del tratto cittadino dell’acquedotto carolino, nonché alcuni torrini che, da San Pietro ad Montes, arrivano al “buco” di Garzano; in questo monticello, il Vanvitelli dovette eseguire delle perforazioni per completare l’ opera. Prima del bivio per San Michele è d’uopo volgere lo sguardo, soprattutto in costanza dell’anniversario degli 80 anni della Liberazione nazionale, ad una pagina di storia troppo poco presente nel vissuto cittadino: un cippo dell’amministrazione comunale ricorda l’eccidio di sette martiri contro l’oppressore tedesco, quasi tutti sacerdoti salesiani barbaramente trucidati nel settembre del 1943, mentre cercavano di organizzare azioni di resistenza all’invasore; è il classico posto che si nota se si gira a piedi o in bici, mentre l’auto tutto annulla senza attenzione. Persino la Storia Patria.
Non oltrepassiamo il valico per seguire, di contro, la direzione del Santuario di San Michele con circa 2 km di dura salita, terminati i quali, si apre la vista sui ponti e la vallata con lo scenario del monte Longano nello sfondo. Una felice skyline che prepara alla beatitudine del Santuario.
La Collina di San Michele costituisce la propaggine estrema ad est dei colli tifatini, con un eremo risalente al 1100 in epoca longobarda. Si tratta di uno dei luoghi di culto maggiormente venerati in zona, ricordato anche da Papa WoJtila durante la sua visita a Caserta, di recente oggetto di restauro con la statua dell’ Arcangelo ritornata a troneggiare nella chiesa. Nel piazzale la domenica si celebra la messa che è possibile ascoltare anche grazie agli altoparlanti.
Per il ritorno tutta discesa e poi, non girando per Garzano, ma continuando la discesa, per arrivare fino al quartiere casertano di Cerasòle, passando per un altro santuario, più piccolo, dedicato a Santa Lucia, per poi fare ritorno in città
Itinerario:
Orari: 9-12
Caratteristiche tecniche: asfalto, 20 km, dislivello salita 400 mt. casco obbligatorio, adatto a tutti i tipi di bici muscolare ( con cambi) ed elettrica in buona condizione e freni a posto, abitudine alla discesa. In caso di volontà di noleggio ebike indichiamo nostra convenzione. Prenotazioni a [email protected]
Costi: NULLA- riservato ad iscritti Fiab ( possibilità di iscrizione anche in partenza)
Ristoro: FORSE UOVO IN CIMA
Organizzatori: FIAB CASERTA IN BICI