Un giro in bicicletta insolito, alla scoperta di un'area ricca di contrasti, di motivi di richiamo noti e popolari, affiancati a luoghi antichi dal fascino nobile e discreto. Grazie alle nostre bici vedremo emergere le luci e le ombre della periferia milanese, nei suoi ambienti eterogenei ed a tratti inconciliabili: autostrade stranianti che incombono su impavide abbazie secolari, la tecnologia di una moderna infrastruttura aeroportuale, accostata alla terra battuta di una semplice pista ciclabile che conduce ad un castello medievale circondato dall'immancabile bosco delle favole, fino al lago artificiale per antonomasia della città di Milano: l'Idroscalo.
Partiremo dalla stazione ferroviaria di Milano Lambrate, che ciascuno raggiungerà con mezzi propri.
Attraversati il mitico quartiere dell'“Ortica” e la preziosa area verde del Parco Forlanini, fortemente danneggiata e ripristinata dopo i catastrofici eventi atmosferici dell'estate 2023, arriveremo alla storica Abbazia di Monluè, già al centro di una “grangia” tra le più attive ed organizzate della cinta agricola milanese, oggi convertita a luogo di inclusione ed emancipazione sociale. Da qui, percorrendo una delle più recenti piste ciclabili della periferia milanese, costeggeremo l'area aeroportuale di Linate, con vista diretta sulle piste e gli aeromobili in transito. A seguire, ci addentreremo nel Parco dell'Idroscalo, fiancheggiando il bacino lacustre lungo la sponda orientale in direzione sud/nord. Recuperata la viabilità secondaria esterna al Parco e le ciclabili dei comuni confinanti, guadagneremo la tranquillità del Bosco di Mirazzano e del Castello di Peschiera Borromeo, un'antica cascina, fortificata dalla Famiglia Borromeo nel 1400, circondata da un fossato difensivo che tuttora conserva l'acqua di presidio. Nella tranquillità dell'area verde ci fermeremo per una sosta ristoratrice con colazione al sacco. Dopo la pausa, il giro continuerà sulla storica “Strada del Duca” (Serbelloni), un'antica strada campestre di collegamento tra la Statale Paullese e la Rivoltana, incredibilmente conservata sterrata ed affacciata su cascine ed opere idrauliche all'interno dell'Ecomuseo della Martesana. Se le condizioni ambientali e la disponibilità dei custodi lo consentiranno, potremo anche visitare le Sorgenti della Muzzetta, complesso di fontanili che danno origine all'omonimo canale. Giunti sullo sterrato al capolinea di Rodano, riprenderemo le ciclabili a margine della viabilità extraurbana, che ci condurranno a Segrate ed al nostro punto di arrivo alla Stazione di Lambrate. Qui terminerà l’itinerario e ciascuno potrà rientrare con i propri mezzi.
L'anello, dalla partenza all'arrivo a Lambrate, si snoda per poco più di 50 Km. chilometri, tutti in piano, su percorsi in buona parte protetti (ciclabili separate, strade interne a parchi pubblici, sterrati agricoli), alcuni tratti sono condivisi con i veicoli su strade secondarie. Oltre alle usuali regole di prudenza (velocità moderata, mani sul manubrio, attenzione al traffico e non al telefono) costantemente obbligatorie, richiede cautela particolare il tratto all'interno dell'Idroscalo, che è normalmente affollato da ogni genere di frequentatori (bambini, famiglie, runners, ecc.), con condotte a volte non proprio impeccabili. Come sempre, da ciclisti esemplari, dovremo essere disponibili a compensare con la nostra educazione, prudenza e cortesia le eventuali mancanze che rilevassimo negli altri visitatori.
Aspettiamo, come sempre, le vostre numerose adesioni.