LA CITTÀ INCANTIERATA
Domenica 15 giugno, la parata in maschera su due ruote più amata della città torna per la sua 14ª edizione, e quest’anno… si pedala tra gru, deviazioni e magie urbane!
Bologna è immersa nei cantieri come non succedeva da decenni: ciclabili interrotte, traffico impazzito, strade che sembrano uscite da una fiaba storta. Ma noi vogliamo riscrivere questa storia, e lo facciamo con la fantasia!
La città incantierata è il nostro tema: un modo per raccontare, con ironia e immaginazione, le sfide e le speranze di chi ogni giorno sceglie la bici. Perché se da un lato ci sono cantieri che promettono magie – come il tram – dall’altro ci sono incubi degni di Crudelia De Mon, come il Passante. E poi ci sono le ciclabili fantasma, promesse e mai realizzate, sparite come l’Isola che non c’è.
Ma noi non ci arrendiamo. Come Cappuccetto Rosso in cargo bike, come Dorothy senza bisogno del Mago, come Hansel sulla sua gravel, vogliamo essere protagonistə di una Bologna che cambia. Una città dove la bici non è un’eccezione, ma la regola. Dove ogni cantiere è un’opportunità per costruire spazi più sicuri, inclusivi e sostenibili.
Il Bike Pride è una festa, sì, ma anche un messaggio forte e chiaro: la strada è di tuttə, e la bicicletta è il nostro modo per reclamarla con gioia, musica e creatività.
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PROGRAMMA
Ritrovo ore 16:00 al Parco della Montagnola
Letture fiabesche per bambinə con Gloria, la cargo-libreria della Casa della Conoscenza di Casalecchio!
Partenza pedalata ore 17:30 con musica a sorpresa e incantesimi sonori!
Il Bike Pride è una festa, ma anche un messaggio: vogliamo una città dove la bici non sia un’eccezione, ma la regola. Dove anche Cappuccetto Rosso può andare dalla nonna in sicurezza, e il Gatto con gli Stivali non deve schivare SUV.
Il Bike Pride è gratuito e autofinanziato, organizzato da:
Efesta · Salvaiciclisti Bologna · L’Altra Babele · Fiab Bologna Monte Sole Bike Group
Vieni a costruire con noi una Bologna più ciclabile, più fiabesca, più viva.
Ci vediamo il 15 giugno nel nostro cantiere incantato!
Scopri con noi tutte le fiabe del Bike Pride 2025!
Le Favole del Bike Pride Bologna – Capitolo 1
Cappuccetto Rosso e Lupo Umarèll
C’era una volta in una città Incantierata… una simpatica cinna che si chiama Cappuccetto Rosso!
Cappuccetto Rosso deve solo portare la merenda alla nonna… ma a Bologna niente è così semplice, soprattutto ora che la città è tutta un cantiere!
Tra deviazioni e strade chiuse, perdersi è un attimo. Ma ecco che, tra una transenna e un segnale stradale confuso, spunta lui: Lupo Umarèll. Sguardo attento, mani dietro la schiena e una sola missione: studiare e commentare ogni cantiere della città. Ma oggi, per Cappuccetto, è un vero eroe! L’unico che sa districarsi nella selva dei lavori e deviazioni.
Insieme affrontano ogni ostacolo e, nonostante le poche ciclabili, riescono ad orientarsi arrivando finalmente dalla nonna, che vedendo la bella giornata e la scintillante bici cargo propone: “Andiamo al parco!”
E così è: un picnic all’ombra di un grande albero tutti insieme. Perché le fiabe più belle, oggi, si scrivono pedalando.
Vieni anche tu al Bike Pride Bologna!
Per una città più vivibile, ciclabile e un po’ più… da favola!
Le Favole del Bike Pride Bologna – Capitolo 2
Il Mago di SaragOz
C’era una volta in una città incantierata… Dorothy, ciclista coraggiosa, che ogni giorno con le sue ame sfidava l’impossibile: pedalare in via Saragozza, ribattezzata “SaragOZ” perché solo un mago poteva attraversarla illeso.
La ciclabile era ormai stata occupata dalla Strega dell’Ovest e i suoi scagnozzi: SUV parcheggiati, auto in doppia fila e furgoncini con le quattro frecce (il famoso incantesimo del “torno subito”).
“Non ci vuole mica un mago per capire che questa è una CICLABILE!” pensò Dorothy, slalomando tra portiere aperte e sguardi offesi di chi la considerava un’intrusa.
Sbuffando e sbuffando, i suoi lamenti presero forma: un mini-tornado apparve in strada. Non era minaccioso, anzi, sembrava avere un certo… senso civico. Con sorprendente delicatezza, sollevò ogni veicolo dalla ciclabile, depositandolo negli spazi regolari poco distanti.
In pochi minuti, la ciclabile era libera. Dorothy, incredula, pedalò senza ostacoli per la prima volta. Le ame in coro esclamarono “Non serviva una magia! Bastava un po’ di educazione!”
Da quel giorno gli automobilisti iniziarono a rispettare le ciclabili. Forse per paura del tornado, o forse perché avevano capito che il vero incantesimo è una città dove tutti possono muoversi senza rischiare la vita… E vissero tuttə felici e ciclistə!